*********************************************************** ************************************************************************

PER UNA RICERCA VELOCE SCRIVI "QUì" IL TUO ARGOMENTO E CERCA TRA I POST ARCHIVIATI

************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************
**************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************
**************************************************************************************************************************************************************************************************************************************
*************************************************************************************************************************************************************************************************************************
Visualizzazione post con etichetta pensione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pensione. Mostra tutti i post

18 aprile 2023

Riscatto laurea agevolato, chi può fare domanda, come presentarla e quanto costa

Il riscatto del corso di laurea è lo strumento che permette di trasformare gli anni di università in anni contributivi e quindi integrare la posizione contributiva ai fini del diritto e del calcolo di tutte le prestazioni pensionistiche. Condizione necessaria è che il richiedente abbia conseguito il titolo di studio. È possibile chiederlo anche se si è inoccupato, non iscritto a nessuna forma obbligatoria di previdenza. Oltre al riscatto di laurea ordinario, la normativa vigente prevede la possibilità del riscatto della laurea agevolato ma solo per i periodi che si collochino nel sistema contributivo della futura pensione. 

Cos'è il riscatto laurea agevolato

Per riscatto agevolato si intende una nuova modalità di calcolo dell’onere di riscatto per periodi che si collochino nel sistema contributivo della pensione. Questa nuova modalità è stata introdotta nel 2019 e a differenza delle modalità ordinarie, l’onere è calcolato prendendo a riferimento una retribuzione convenzionale uguale per tutti (livello minimo imponibile per artigiani e commercianti vigente nell’anno di presentazione della domanda, pari a 15.953,00 per il 2021) e l’aliquota di computo vigente nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (pari al 33%). Quindi, se presenti domanda nell’anno 2021 e scegli il calcolo cosiddetto agevolato, il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.264,49 euro.

Soltanto nel caso in cui  si scelga la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo (ad esempio per effetto dell’opzione al sistema contributivo ai sensi dell’articolo 1, comma 23, della legge n. 335/1995), si potrà usufruire del riscatto agevolato anche nel caso in cui i periodi del corso di laurea siano precedenti all’01/01/1996.

Quali sono i vantaggi

Permette di acquisire anzianità contributiva spesso collocata in epoca remota e per tale via, e fatti salvi futuri mutamenti legislativi, potrebbe comportare un anticipo nella maturazione del diritto a pensione;
Incrementa la misura della pensione
È prevista la rateizzazione senza interessi per dieci anni
Il contributo da riscatto è fiscalmente deducibile. Per gli inoccupati, al genitore che sostiene l’onere di riscatto degli anni di studio viene garantito il diritto alla detrazione del costo per il 19 % dalla propria imposta lorda.

Quanto costa il riscatto laurea

Il contributo da pagare cambia in relazione alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema contributivo o con quello retributivo.  

 

- Il riscatto nel sistema contributivo

Per riscattare periodi che si collocano nel sistema contributivo (cioè dal 1° gennaio 1996) l’onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto.

 

Esempio Calcolo contributivo ordinario

Ipotizziamo che tu voglia riscattare quattro anni di laurea dal 2002 al 2006 nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’Assicurazione generale obbligatoria e che abbia presentato domanda di riscatto il 31 gennaio 2021; considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi meno remoti pari a 32.170,00 euro, l’importo da pagare per riscattare quattro anni è pari a 42.464,40 euro (32.170,00×33% =10.616,10 x 4 anni = 42.464,40).

 

Il riscatto di laurea agevolato

Con il riscatto di laurea agevolato il costo invece è determinato sul minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda e in base all’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, nel medesimo periodo, nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD). 

Quindi, se presenti domanda nell’anno 2021 il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.264,49 euro. Il costo è lo stesso se presenti domanda in qualità di inoccupato. A seconda dei casi, con il riscatto agevolato il risparmio può essere fino al 70%.

 

Ma secondo una simulazione effettuata da Smileconomy per conto dell’Economia del Corriere della Sera i costi nel 2023 sono aumentati. L’Inps deve ancora comunicare ufficialmente l’entità rinnovata dell’onere ma, secondo i calcoli fatti da Smileconomy, la spesa del riscatto light per ogni anno di corso all’università è salita a 5.776 euro (28.882 euro per un corso di 5 anni), il 7,8% in più rispetto ai 5.360 euro del 2022. 

 

- Il riscatto nel sistema retributivo

Per riscattare periodi che si collochino nel sistema retributivo, l’importo della somma da versare varia in rapporto all’età, al periodo da riscattare, al sesso, all’anzianità contributiva totale e alle retribuzioni degli ultimi anni.

Potrai usufruire del riscatto agevolato (anche per corsi precedenti al 1996) soltanto se scegli la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo.

Come presentare la domanda

La domanda può essere presentata esclusivamente per via telematica, attraverso uno dei seguenti canali:

- www.inps.it con il seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale riscatti -ricongiunzioni” (con accesso tramite SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale oppure Carta Nazionale dei Servizi oppure carta d’identità elettronica 3.0)

- Patronati e intermediari dell’Istituto

- Contact Center multicanale, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803 164 o da telefono cellulare il numero 06 164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico.

21 febbraio 2023

Presentazione delle istanze da parte dei lavoratori in possesso di 62 anni e 41 anni di contributi nel 2023.

 

L’Istituto previdenziale ha aggiornato l’applicativo per consentire la presentazione delle istanze da parte dei lavoratori in possesso di 62 anni e 41 anni di contributi nel 2023.

Via libera dell’Inps alla presentazione delle domande di «Quota 103» con 62 anni e 41 di contributi. Lo rende noto l’Istituto di previdenza nel messaggio n. 754/2023 in cui spiega che è stato sul portale istituzionale è stato reso disponibile un nuovo prodotto per l’invio delle domande da parte degli interessati nelle more della pubblicazione della relativa circolare illustrativa.

«Quota 103»

La «pensione anticipata flessibile» si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti, anche del pubblico impiego, autonomi e parasubordinati in possesso di 62 anni e 41 anni di contributi al 31 dicembre 2022 o che li matureranno tra il 1° gennaio 2023 ed il 31 dicembre 2023.

E’ del tutto analoga alla precedente «Quota 100» durata sino al 31 dicembre 2021 con una sola differenza. La rendita non potrà eccedere la soglia di cinque volte il trattamento minimo Inps, cioè 2.839,70€ lordi al mese (considerando che nel 2023 il trattamento minimo è stato fissato in misura pari a 567,94€) sino al raggiungimento dei requisiti «ordinari» previsti dalla cd. «legge fornero» per la pensione di vecchiaia. Vale dire sino all'età di 67 anni. Il tetto, che prescinde dal sistema di calcolo dell’assegno, è destinato a scoraggiare l’accesso a chi sulla base dei contributi versati avrebbe diritto ad una rendita superiore.


Sull’operatività del tetto ci sono alcuni dubbi ancora da dissipare. In particolare bisognerà chiarire se all’età di 67 anni il pensionato riceverà l’assegno intero nella misura in cui sarebbe stato rivalutato sin dalla originaria decorrenza oppure solo la quota eccedente.

Finestre mobili

Si rammenta che «Quota 103» è assistita da un meccanismo di differimento nell’erogazione del primo rateo pensionistico pari a tre mesi dalla maturazione dei requisiti per i lavoratori del settore privato e di sei mesi per il pubblico impiego. Se i requisiti sono stati già integrati al 31 dicembre 2022 la finestra mobile si apre il 1° aprile 2023 per il settore privato e il 1° agosto 2023 per il settore pubblico. Nel settore scolastico la finestra di decorrenza è invece fissata al 1° settembre 2023 (sia se i requisiti sono già maturati al 31 dicembre 2022 sia se vengono maturati entro il 31 dicembre 2023).

Domande al via

Nelle more della pubblicazione della circolare attuativa l’Inps rende noto di aver reso disponibile, tramite il portale istituzionale, il prodotto «Pensione Anticipata Flessibile» per l’invio delle domande. Che, come di consueto, andranno presentate direttamente dagli interessati (se in possesso di SPID di secondo livello, CNS o CIE) oppure tramite patronato.

Fonte: 

20 marzo 2020

Accredito anticipato pensioni di Aprile

le pensioni di aprile saranno accreditate il 26 marzo con ritiro possibile da oltre 7.000 Postamat. Lo comunica Poste Italiane. L’azienda specifica, inoltre, che per coloro che invece devono  recarsi negli Uffici Postali per il ritiro in contante sarà effettuata una turnazione in ordine alfabetico. Al fine di arginare l’epidemia del Coronavirus, Poste invita i cittadini a recarsi in ufficio postale solo per operazioni essenziali e indifferibili.
In particolare, le pensioni del mese di aprile verranno accreditate il 26 marzo per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. “I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello”, dicono da Nell’attuale emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane.
CALENDARIO IN ORDINE ALFABETICO
Ecco gli uffici postali aperti a Palermo e provincia

Fonte:blogsicilia

24 gennaio 2018

Assegni familiari 2018 e quote di maggiorazione di pensione

L’INPS ha rilasciato la Circolare numero 10 del 24-01-2018 con la quale comunica, gli importi aggiornati degli assegni familiari 2018 e quote di maggiorazione di pensione.
Per puntualizzare, non si parla degli assegni per il nucleo familiare ANF (anche se questi comunemente vengono chiamati Assegni Familiari). Gli ANF infatti sono una prestazione a sostegno del reddito delle famiglie dei lavoratori dipendenti e assimilati e ai pensionati da lavoro dipendente. Gli assegni familiari invece spettano ai soggetti esclusi dalla normativa sull’assegno per il nucleo familiare.

Assegni familiari 2018 e quote di maggiorazione di pensione, a chi spettano

Gli assegni familiari spettano ai:
  • coltivatori diretti
  • coloni,
  • mezzadri
  • piccoli coltivatori diretti
Le quote di maggiorazione di pensione invece spettano ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.

Assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione, quanto spetta



Gli importi degli assegni familiari per il 2018 sono:
  • 8,18 euro mensili spettanti ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri per i figli ed equiparati;
  • 10,21 euro mensili spettanti ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi e ai piccoli coltivatori diretti per il coniuge e i figli ed equiparati;
  • 1,21 euro mensili spettanti ai piccoli coltivatori diretti per i genitori ed equiparati. 

Assegni familiari 2018 e per le quote di maggiorazione di pensione, limiti di reddito

Allegati alla circolare l’INPS rilascia inoltre le tabelle dei limiti di reddito familiare da considerare per il diritto agli assegni familiari e le quote di maggiorazione delle pensioni da lavoro autonomo. Gli importi sono aggiornati in base al tasso d’inflazione rilavato dall’ISTAT nel 2017 che è pari all’0,9%.
I limiti di reddito mensili ai fini dell’accertamento del carico (non autosufficienza economica) e quindi del riconoscimento del diritto agli assegni familiari per il 2018 sono:
  • Euro 714,62 per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio od equiparato;
  • Euro 1250,58 per due genitori ed equiparati.

***CIRCOLARE INPS



(Fonte: www.lavoroediritti.)

17 ottobre 2017

Legge di Bilancio 2018, novità su lavoro, pensioni, welfare e imprese

Elenco delle principali novità contenute nella Legge di Bilancio 2018, su lavoro, pensioni, welfare e imprese.

Fisco e tasse

  • Stop aumento Iva e accise – Come detto sopra viene definitivamente annullata la clausola di salvaguardia, che prevedeva per il 2018 l’aumento di IVA e Accise.
  • Blocco tributi e addizionali locali – Stop all’aumento delle aliquote dei tributi e delle addizionali regionali e locali anche per il 2018.

Imprese e Lavoro

  • Competitività – Confermate le agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia ed energetica, il superammortamento e l’iperammortamento.
  • Sostegno investimenti Pmi (Nuova Sabatini) – Prorogata la misura di promozione delle PMI nota come “Nuova Sabatini”.
  • Incentivo strutturale per l’occupazione giovanile stabile – Dal primo gennaio 2018 sgravio del 50% dei contributi per 3 anni per le assunzioni di giovani con contratti a tutele crescenti. L’esonero spetta anche per le assunzioni avvenute nei mesi di novembre e dicembre 2017, ferma restando la decorrenza dal primo gennaio 2018. Lo sgravio si ha anche per la prosecuzione di un contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato (di qualsiasi età).Sgravio anche per l’assunzione, entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio, di studenti che abbiano svolto percorsi di alternanza scuola-lavoro o di apprendistato per il conseguimento del titolo di studio.
  • Misure per il Mezzogiorno – Rifinanziata per il biennio 2018-2019 la misura del credito di imposta per acquisto di bene strumentali nuovi destinati a strutture produttive del Sud. Prorogate inoltre le agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato nel Mezzogiorno (Bonus SUD).

Pubblico impiego, pensioni, welfare e altre misure per l’economia

  • Rinnovo contratti pubblico impiego – Sono stanziate le risorse per avviare il rinnovo, dopo molti anni, dei contratti del pubblico impiego.
  • Ape sociale donna – Proroga e ampliamento della platea dei beneficiari della cosiddetta APE sociale per le donne.
  • Ape a tempo determinato – Proroga e ampliamento della platea dei beneficiari anche per la cosiddetta Ape a tempo determinato.
  • Rita – Stabilizzata e semplificata la “Rendita integrativa temporanea anticipata”.
  • Bonus cultura per i diciottenni – Viene riproposto il bonus cultura di 500 euro per coloro che compiranno 18 anni nel 2018.
  • Pacchetto Miur – Si bandiranno nuovi posti per ricercatori universitari e a favore dei professori in servizio sono sbloccati gli scatti stipendiali. Per la scuola, la legge di bilancio si prevede l’avvicinamento del trattamento retributivo dei dirigenti scolastici a quello degli altri dirigenti statali.
  • Risorse per Province e Città metropolitane – Contributo alle Province e alle Città metropolitane delle Regioni a statuto ordinario per l’esercizio delle funzioni fondamentali in materia di scuole e strade.
  • Investimenti enti locali – Risorse finanziarie, per gli anni 2018-2023, per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione.
  • Banda larga – Per l’implementazione del 5G, si prevede di mettere a gara lo spettro delle frequenze nelle bande pioniere previste dall’Action Plan della Commissione Europea e si dispone la liberazione della banda 700 MHz.
  • Sport – Si prevede un ‘pacchetto’ di misure per lo sport, tra le quali l’istituzione di un fondo per la tutela della maternità delle atlete e misure di incentivazione di natura fiscale.

(Fonte: https://www.lavoroediritti.com/)

*******************************************************************************************************************

20 aprile 2017

APe sociale, i 63 enni in condizioni di disagio.

 18 aprile, il premier Gentiloni ha firmato il decreto attuativo che regola l’ammissione all’indennità che accompagnerà alla pensione di vecchiaia, APe sociale, i 63 enni in condizioni di disagio.
L’APE SOCIALE non prevede alcun coinvolgimento di banche e assicurazioni essendo completamente finanziato dallo Stato.
Avranno diritto al beneficio:
  • disoccupati senza più ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi (e 30 anni di contribuzione);
  • invalidi in misura pari o superiore al 74% (e 30 anni di contribuzione);
  • lavoratori conviventi con familiari portatori di handicap grave (e 30 anni di contribuzione);
  • lavoratori addetti da anni a mansioni ed attività gravose o usuranti (e 36 anni di contribuzione).
L’indennità sarà erogata direttamente dall’INPS secondo dei calendari indicati nel decreto e sarà pari:
  • all’importo della pensione maturata (e certificata), se inferiore a 1.500 euro lordi;
  • pari a 1.500,00 lordi, se la pensione futura certificata fosse maggiore.
L’indennità sarà tassata e fruirà delle detrazioni per reddito da lavoro dipendente.
I primi pagamenti avverranno nell’ultimo quadrimestre del 2017.
La domanda dovrà essere inoltrata:
  Domanda entro  Inizio pagamento previsto per
2017
  A partire dal 1° maggio ed entro il 30 giugno  A partire dall’ultimo quadrimestre 2017
2018
  A partire dal 1° gennaio ed entro il 30 marzo  A partire da giugno 2018

Il decreto deve ora passare al vaglio del Consiglio di Stato, poi verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale.
L’INPS dovrà emettere le circolari applicative ed attivare le procedure telematiche.
Ed intanto? Intanto è possibile rivolgersi ai nostri uffici per verificare se si hanno i principali requisiti per l’accesso all’APE SOCIALE
Ti aspettiamo! 
La verifica del requisito è il primo passo che possiamo fare insieme ma saremo al tuo fianco in ogni passaggio fino alla domanda di pensione.

(FONTE:http://www.patronato.acli.it/)
********************************************************************************************

7 marzo 2017

A.P.E. anticipo finanziario a garanzia pensionistica

PERIODO: 1° gennaio-31 dicembre 2019 
COS’È? Un’indennità sostitutiva 
PER QUANTO TEMPO? Fino al conseguimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia 
REQUISITO ANAGRAFICO: Almeno 63 anni di età 
REQUISITO CONTRIBUTIVO: 30 o 36 anni, a seconda dei casi, con bonus di un anno per figlio (max 2) per le lavoratrici

L'Ape volontario, tecnicamente denominato anticipo finanziario a garanzia pensionistica, sarà lo strumento attraverso il quale dal 1° maggio 2017 sarà resa più flessibile l'età pensionabile facendo ricorso al sistema bancario. Contenuto nella legge di bilancio per il 2017.... l'APe volontario decollerà il prossimo 1° maggio 2017 ed interesserà tutti i lavoratori iscritti presso l'assicurazione generale obbligatoria, le forme ad essa sostitutive od esclusive (dunque sia i lavoratori dipendenti del settore privato, sia gli autonomi, gli iscritti alla gestione separata nonchè i lavoratori del pubblico impiego) in possesso di 63 anni di età, 20 anni di contributi e a non più di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio . Restano esclusi gli assicurati presso le casse libero professionali.
Per l'accesso alla misura la pensione futura, cioè attesa al raggiungimento degli ordinari requisiti anagrafici di vecchiaia, dovrà risultare non inferiore a 1,4 volte il trattamento minimo inps (cioè circa 702,65 euro al mese) al netto della rata di ammortamento corrispondente all'APE richiesta. 
L’elemento distintivo fondamentale rispetto alle tradizionali proposte elaborate nei mesi scorsi dal Parlamento e dall'Inps consiste nel fatto che l'operazione consiste in un prestito bancario, garantito da un'assicurazione privata contro il rischio premorienza che, una volta raggiunti i requisiti per la normale uscita di vecchiaia, il lavoratore -pensionato comincerà mese per mese a ripagare tramite trattenute alla fonte sulla sua pensione operate direttamente dall’INPS. Per i successivi venti anni. Come l'Ape agevolato il progetto avrà natura sperimentale: durerà sino al 31 dicembre 2018 e poi potrà essere rinnovato sulla base dei risultati della sperimentazione. E' prevista anche una durata minima del prestito pari ad almeno sei mesi.
Come si accede all'Anticipo Volontario
L'interessato dovrà prima di tutto farsi certificare dall'Inps il possesso dei requisiti sopra individuati per avere diritto all’APE. L'istituto nella certificazione indicherà anche l’importo minimo e l’importo massimo dell’APE ottenibile, cifra che potrà essere scelta dal lavoratore sulla base delle proprie specifiche esigenze: la forchetta sarà fissata da un successivo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri atteso entro la prima parte del 2017 (si potrà chiedere verosimilmente una cifra massima tra l'85% ed il 95% della pensione netta futura a seconda degli anni di anticipo richiesti). A questo punto il lavoratore potrà presentare domanda per accedere all'APE producendo, contestualmente, domanda diretta ad ottenere la pensione di vecchiaia da liquidarsi al raggiungimento dei requisiti anagrafici previsti dalla normativa vigente. La domanda di APE e quella di pensione non saranno revocabili, salvo il diritto di recesso da esercitarsi nei termini previsti dalla legge in materia creditizia e bancaria e dal codice del consumo.
Nella domanda il richiedente indicherà sia il finanziatore che erogherà il prestito sia l’impresa assicurativa alla quale richiedere la copertura del rischio di premorienza. I finanziatori e le imprese assicurative saranno scelti dal lavoratore tra quelli che aderiranno agli accordi-quadro da stipularsi, successivamente all’entrata in vigore del citato Decreto della Presidenza del Consiglio, tra il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e, rispettivamente, l’Associazione Bancaria Italiana e l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici ed altre imprese assicurative primarie.
L’Istituto finanziatore trasmetterà quindi all’Inps il contratto di prestito ovvero l’eventuale comunicazione di rifiuto dello stesso. In quest’ultimo caso la domanda di pensione e di APE decadranno e resteranno priva di effetti; in caso di concessione del prestito, dal momento in cui il contratto è reso disponibile al richiedente in modalità telematica il lavoratore avrà 14 giorni per esercitare il diritto di recesso nel qual caso la domanda decadrà e resterà priva di effetti. Se il contratto viene perfezionato il prestito decorre entro i 30 giorni successivi ed il lavoratore inizierà a percepire la somma per 12 mesi l'anno sino al raggiungimento dell'età di vecchiaia (di regola 66 anni e 7 mesi). Le somme erogate tramite l'APE volontario non costituiranno reddito ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche
FONTE:CONSIGLIO DEI MINISTRI
 FONTE: www.pensionioggi.it/

***************************************************

10 febbraio 2017

PENSIONATI: NOVITÀ DALLA LEGGE BILANCIO 2017

PENSIONATI: NOVITÀ DALLA LEGGE BILANCIO 2017

No tax area pensionati 2017
La “no tax area” pensionati, la soglia reddituale annua al di sotto della quale non si pagano le tasse, a 8.124 euro lordi l’anno, risulta equiparata a quella del reddito da lavoro dipendente.
1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro.
1.297 euro, aumentata del prodotto fra 583 euro x (al rapporto fra 15.000 euro – reddito complessivo) / 7.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 15.000 euro
1.297 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 40.000 euro

Quattordicesima di luglio 2017

Il rateo di pensione di luglio 2017 sarà più ricco per più pensionati.
La legge di bilancio 2017 ha introdotto due novità:
  • per i pensionati il cui reddito complessivo personale risulta di importo non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo annuo, un aumento della somma aggiuntiva (che passa da 336 / 504 euro ai 437/655 euro a seconda dei contributi versati dal pensionato);
  • per i pensionati il cui reddito complessivo personale risulta compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo annuo, l’erogazione della somma aggiuntiva nei vecchi importi.
  • per fruire della 14^ è necessario aver compiuto 64 anni di età ed essere titolari di una prestazione pensionistica non assistenziale ma a base contributiva. Non spetta a chi è titolare di invalidità civili ed assegni sociali.
    Per determinare il diritto alla 14^ rilevano tutti i redditi personali (non coniugali):
    • assoggettabili all’Irpef nonché i redditi tassati alla fonte
    • esenti non assoggettabili all’Irpef fatte salve le esclusioni previste dalla legge
    • (fonte: http://www.patronato.acli.it/)
    • *************************************************************************************************************************************************************************

1 gennaio 2017

Pensioni, cambiano le pensioni nel 2017 dopo la legge di Bilancio

Pensioni, cambiano le pensioni nel 2017 dopo la legge di Bilancio  
La legge di bilancio per il 2017 in vigore da oggi porta diverse novità in materia pensionistica.
Le principali novità sono costituite dall'introduzione di una agevolazione previdenziale per i lavoratori precoci, coloro che hanno almeno 12 mesi di lavoro prima del 19° anno di età, l'APE agevolato, un sussidio di accompagnamento alla pensione per i lavoratori in condizione di difficoltà che hanno compiuto i 63 anni di età e l'APe volontario per coloro che intendono uscire in via anticipata accettando una decurtazione ventennale sulla pensione attraverso un prestito erogato dal settore bancario. Ci sarà anche il cumulo dei periodi assicurativi, una disposizione particolarmente utile per mettere assieme la contribuzione derivante da carriere lavorative miste senza oneri o decurtazioni sulla misura del reddito pensionistico. A differenza di quanto accaduto sino ad oggi con la totalizzazione nazionale. 
Alcune agevolazioni interessano, poi, i lavori usuranti che vedono la soppressione della finestra mobile di 12 o 18 mesi, e la definitiva archiviazione della penalizzazione sulle uscite anticipate prima del 62° anno di età. A parte queste migliorie la struttura portante della Legge Fornero non è stata cambiata: nel 2017 si potrà conseguire la pensione di vecchiaia al raggiungimento di 66 anni e 7 mesi (65 anni e 7 mesi le lavoratrici dipendenti del settore privato, 66 anni ed un mese le autonome) o la pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne). I precoci in condizione di difficoltà (disoccupati, invalidi, caregiver o soggetti addetti a mansioni particolarmente gravose) potranno avvantaggiarsi dell'uscita a 41 anni di contributi dal 1° maggio 2017.  
Molte di queste novità devono essere ancora comprese nella loro portata definitiva. Occorrono, infatti, alcuni decreti governativi di attuazione attesi entro i primi due mesi del prossimo anno.
Aggiornato il programma di Pensioni Oggi per controllare rapidamente la prima data utile per uscire dal mondo del lavoro in base alle modifiche contenute nella legge di Bilancio per il 2017.(http://www.pensionioggi.it/strumenti/calcola-quando-si-va-in-pensione)
(fonte:http://www.pensionioggi.it)
*************************************************************************************************

18 dicembre 2015

Pensioni, Il Modello Red va trasmesso entro il 31 marzo 2016

 riduci dimensione font aumenta la dimensione del font



A partire dalla campagna ordinaria RED 2015, per l’acquisizione dei redditi relativi all’anno 2014, non saranno più inviate le comunicazioni cartacee ai cittadini per richiedere dichiarazioni reddituali.
I pensionati che non rispetteranno la data del 31 marzo 2016 per l'invio della dichiarazione Red, ove necessaria, vedranno sospendersi le pensioni o le prestazioni legate al reddito erogate dall'Inps (assegni familiari, assegno d'invalidità, maggiorazioni sociali, pensioni minime, eccetera)rendendo effettive le novità della legge n. 122/2010 sul modello Red a partire dalla campagna 2015 relativa ai redditi 2014 da comunicare all'Inps, se non fatto al Fisco con una dichiarazione dei redditi (730 o Unico).
La comunicazione dei redditi. L'onere di dichiarare all'Inps la situazione reddituale può essere assolto, in primo luogo, mediante il 730 o l'Unico presentato all'Agenzia delle entrate; se la dichiarazione fiscale non viene presentata (per qualunque motivo) va assolto con il modello Red. Tuttavia, spiega l'Inps, vi sono alcuni tipi di reddito che ai fini previdenziali sono trattati in modo diverso rispetto alla normativa fiscale. In presenza di tali redditi, pertanto, i percettori devono comunque fare la comunicazione all'Inps, anche se presentano il 730 o l'Unico.
Si tratta, tra l'altro, di redditi da collaborazione coordinata e continuativa; indennità di funzione o gettoni di presenza per partecipazione a consigli e commissioni; pensioni estere; rendite estere; reddito da lavoro autonomo, anche occasionale. Il modello Red, inoltre, va presentato anche da coloro che sono esonerati dal presentare la dichiarazione dei redditi al Fisco, ad esempio perché sono titolari di un reddito da pensione e da abitazione principale: tali soggetti sono tenuti a dichiarare all'Inps il reddito della casa di abitazione, se rilevante sulla prestazione in godimento. Fra i redditi che vanno comunicati all'Inps, in quanto non dichiarati nel 730 o in Unico, vi sono pure il reddito di lavoro dipendente all'estero; redditi da interessi bancari, postali, dei Bot, dei Cct e altri titoli di Stato.
L'Inps precisa che il termine ultimo per la presentazione delle dichiarazioni reddituali della campagna Red 2015, relativa ai redditi del 2014, è fissato al 31 marzo 2016. In caso di mancato rispetto del termine, l'Inps sospenderà la prestazione o quota di pensione con modalità che saranno spiegate in una circolare di prossima pubblicazione.
I contribuenti tenuti a rendere le dichiarazioni reddituali tramite il modello Red, potranno comunicare i redditi rilevanti per le prestazioni collegate in godimento, secondo una delle seguenti modalità: tramite il Contact Center;  tramite le Strutture territoriali INPS;  avvalendosi dell’intermediazione dei CAF o degli altri soggetti abilitati convenzionati, di cui al D.lgs. 241/97.


 ( a cura di http://www.pensionioggi.it)

****************************************************************************************

23 ottobre 2015

Così si andrà in pensione nel 2016


Pensione Anticipata. 
Dal prossimo anno, e sino al 2018, i requisiti contributi per la pensione anticipata salgono a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi di contributi per donne pari, rispettivamente, a 2227 settimane e a 2175 settimane di versamenti (per coloro che hanno la contribuzione espressa in settimane). Si potrà continuare ad uscire indipendentemente dall'età anagrafica, cioè anche prima dei 62 anni, senza incorrere nella penalizzazione dato che, con l'ultima manovra, è stata congelata sino al 2017. 
Vecchiaia.
 Per la pensione di vecchiaia, fermo restando il minimo di 20 anni di contributi (15 anni per i lavoratori cd. quindicenni), i requisiti restano differenti per le donne del settore privato rispetto agli uomini e alle donne del settore pubblico. Gli uomini, dipendenti o lavoratori autonomi, dovranno raggiungere i 66 anni e 7 mesi di età. Lo stesso requisito è fissato per le donne del pubblico impiego. Per le lavoratrici del settore privato l'aumento sarà piu' elevato in quanto l'effetto della speranza di vita si cumula con il graduale innalzamento dell'età per la vecchiaia che, entro il 2018, dovrà assicurare la totale parificazione con i requisiti vigenti per gli uomini. Per le dipendenti del settore privato serviranno quindi 65 anni e 7 mesi (contro i 63 anni e 9 mesi attuali), per le autonome 66 anni e un mese (contro i 64 anni e 9 mesi attuali).
opzione donna:
 con la legge di stabilità 2016 il Governo consentirà a quelle lavoratrici che hanno raggiunto i 57 anni e 3 mesi di età (58 anni e 3 mesi le autonome) entro il 31 dicembre 2015 di optare per la pensione contributiva anche se la decorrenza del trattamento avverrà successivamente al 2015 (restano infatti in vigore per questa forma di pensionamento le finestre mobili di 12 o 18 mesi).

Usuranti. 
Novità anche per i lavori usuranti. Com'è noto nei loro confronti si applica ancora il previgente sistema delle quote di cui alla Tabella B allegata alla legge 23 agosto 2004, n. 243. Ebbene dal 2016 dovranno perfezionare 61 anni e 7 mesi di età anagrafica con il contestuale raggiungimento del quorum 97,6 con un minimo di 35 anni di contributi. Anche se per la liquidazione del primo rateo dovranno attendere sempre uno slittamento di 12 mesi per via delle cd. finestre mobili. Va peggio per i notturni con un numero di notti lavorate inferiore a 77 anni: dovranno perfezionare 62 anni e 7 mesi di età unitamente ad un quorum pari a 98,6; mentre se il numero di notti lavorate è invece ricompreso tra 64 e 71 il requisito da raggiungere diventa 63 anni e 7 mesi ed il quorum passa a quota 99,6. 

(a cura di 
http://www.pensionioggi.it/)

*******************DOMANDE IN TEMA PREVIDENZIALE******************

*************DOMANDE IN TEMA ASSISTENZIALE***************

***************DOMANDE IN TEMA FISCALE*****************

****************DOMANDE IN TEMA GIURIDICO********************

PUOI ANCHE CERCARE TRA MIGLIAIA DI OFFERTE LAVORO QUI'.....

Riepilogo post precedenti (cerca)