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20 marzo 2024

Per le famiglie con figli a carico vi sono tanti aiuti e agevolazioni che si possono richiedere dal 1° gennaio 2024

 Per le famiglie con figli a carico vi sono tanti aiuti e agevolazioni che si possono richiedere dal 1° gennaio 2024. Lo Stato rende disponibili aiuti economici e sussidi che coprono tutto il periodo di crescita dei figli, dalla gravidanza e nascita, fino alla frequenza della scuola e dell’università. Le famiglie con bambini possono ottenere supporti concreti alla genitorialità e per garantire il mantenimento della prole, aiuti potenziati anche dalla Legge di Bilancio 2024.

Ecco nel dettaglio quali bonus figli sono attivi e disponibili nel 2024.

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE

La misura per eccellenza per le famiglie è l’Assegno Unico Universale Figli, il sussidio economico riconosciuto a chi ha figli, erogato dal 7° mese di gravidanza fino al 21° anno di età del figlio a carico, potenziato dal 2023 a più riprese. Nei casi di figli maggiorenni, questo “bonus figli fino a 21 anni”, spetta se i figli sono a carico e poi, dopo il 21° anno nelle stesse condizioni, si ha diritto alle detrazioni figli a carico. Nel 2024, con la Legge di Bilancio 2024, sono state confermate tutte le maggiorazioni assegno unico figli previste dalla Manovra 2023.  

BONUS ASILO NIDO POTENZIATO

Tra i bonus figli vi è anche il bonus asilo nido, potenziato dalla Legge di Bilancio 2024. In sostanza, dal 1° gennaio il bonus asilo nido è stato potenziato con la possibilità di ottenere un voucher extra a partire dal 2° figlio. Nel 2024, quindi, le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro possono richiedere l’aiuto economico che prevede l’erogazione di un contributo di massimo 3.600 euro per sostenere le spese per le rette degli asili nido.

BONUS MAMME PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il bonus mamme nella Pubblica Amministrazione è uno sgravio contributivo pari al 100% dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici, volto a sostenere le impiegate del settore pubblico. Grazie a questa esenzione la quota dei contributi a carico delle lavoratrici PA, pari a circa il 9,19%, non viene decurtata dallo stipendio ma viene coperta dallo Stato, il che si traduce in un aumento della busta paga.

BONUS UNIVERSITÀ PRIVATE

Il Bonus Università private consiste in una detrazione fiscale da indicare nella dichiarazione dei redditi 730 / 2024 il cui importo varia in base all’area disciplinare e alla zona geografica dell’Ateneo privato scelto. È riconosciuto sia per corsi di laurea, sia per dottorato e master universitari di primo e secondo livello. Questo aiuto mira a promuovere l’accesso all’istruzione superiore privata e a sostenere gli studenti nel perseguire i propri obiettivi accademici.

BONUS UNIVERSITÀ

Tra i bonus per figli attivi nel 2024 c’è anche l’esonero totale dal pagamento del contributo omnicomprensivo annuo per gli studenti universitari (il contributo per l’iscrizione). Introdotto dal Decreto del Ministro dell’università e della ricerca del 3 agosto 2021, n. 1014, è rivolto agli studenti appartenenti ad un nucleo familiare con ISEE non superiore a 22.000 euro. Previsto anche l’esonero parziale a beneficio degli studenti in nuclei con ISEE superiore a 22.000 ma non eccedente i 30.000 euro. La misura viene graduata in maniera decrescente dall’80% al 10% della riduzione in base alla fascia ISEE definita nel Decreto. 

CONTRIBUTI GENITORI MONOREDDITO O DISOCCUPATI FIGLI DISABILI

Disponibile nel 2024 anche il contributo fino a 500 euro mensili in favore di genitori senza occupazione, soli o monoreddito con figli affetti da disabilità. Le domande sono aperte tutti gli anni dal 1° febbraio a fine marzo. 

AIUTI PER LA GENITORIALITÀ

Anche nel 2024 sono stati confermati, in fatto di sostegno per le famiglie che hanno figli, i cosiddetti “aiuti per la genitorialità”. Tra questi ricordiamo il congedo parentale. Stiamo parlando del periodo di astensione dal lavoro facoltativo concesso ai genitori (madre e padre) per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita.

Tale congedo è stato potenziato con la Legge di Bilancio 2024, con la possibilità di richiedere due mesi indennizzati all’80% (al posto di uno solo, richiedibile nel 2023). Il congedo parentale è una scelta libera (ecco perché si parla di congedo facoltativo, a differenza del congedo di maternità obbligatoria o del congedo di paternità per la nascita del figlio, che sono obbligatori) e per un periodo indennizzata dall’INPS. Poi, sono attivi anche l’assegno di maternità dello Stato, l’assegno maternità Comuni, la tutela per la maternità per i lavoratori dello spettacolo, nonché l’indennità di maternità e paternità per autonomi e liberi professionisti.

Non dimentichiamo che è attivo anche il congedo di paternità alternativo che consiste nell’astensione dal lavoro del padre, in alternativa al congedo di maternità obbligatoria ed è fruibile solo al verificarsi di specifiche condizioni ed eventi gravi. Tutte queste misure, vale la pena chiarirlo, sono valide anche per il 2024.

ASSEGNO DI INCLUSIONE

Dal 1° gennaio 2024, con l’abolizione del Reddito di Cittadinanza, arriva l’Assegno di inclusione. Si tratta di una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli. L’ADI ha un valore che può variare da un minimo di 480 euro annui ad un massimo di 6.000 euro annui moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza a cui si può aggiungere al massimo 3.360 euro annui in caso di affitto. Si rivolge ai nuclei familiari che hanno al loro interno almeno un disabile, o un minore, o un anziano con più di 60 anni o chi è in situazioni svantaggiate. Il beneficio aumenta se in famiglia sono presenti solo over 67, nonché altri familiari disabili gravi, inoltre è compatibile e si integra con l’Assegno unico universale.  

ESENZIONE PAGAMENTO TICKET SANITARIO

Possiamo aggiungere ai bonus figli anche il diritto all’esenzione del ticket sanitario. Infatti, tale esenzione può essere chiesta in base a determinate soglie di reddito che corrispondono a ISEE molto bassi.

La misura – tra gli altri casi – può essere richiesta per bambini di età inferiore a 6 anni e in presenza di un reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro annui lordi, nonché da persone con più di 65 anni di età, con reddito familiare complessivo massimo di 36.151,98 euro annui lordi annui. La misura, in quanto strutturale, è confermata anche nel 2024.

CARTA ACQUISTI

Nel 2024 rientra tra i bonus figli anche la Carta Acquisti che è accessibile a chi ha ISEE al di sotto dei 15.000 euro. Si tratta della carta di pagamento elettronica, prepagata ricaricabile e gratuita del valore di 40 euro mensili, ricaricata ogni 2 mesi con un accredito di 80 euro. Vale, tra gli altri casi, per i genitori di un bambino minore di 3 anni entro specifici limiti di reddito e ISEE.  

BONUS 2.000 EURO DIPENDENTI FIGLI A CARICO

Nel 2024 è attiva una misura indirettamente a favore di chi ha figli. È il bonus 2 mila euro ai dipendenti con figli a carico. Si tratta di un aiuto per i dipendenti che hanno almeno un figlio, elargito sotto forma di fringe benefit.

Ricordiamo che il Decreto lavoro convertito in Legge aveva innalzato fino a 3.000 euro il limite entro il quale è possibile riconoscere ai dipendenti con figli, beni e servizi esenti da imposte (prima pari a 258,23 euro) fino al 31 dicembre 2023. Poi, la Legge di Bilancio 2024 ha cambiato il limite. Dal 1° gennaio, gli aumenti fringe benefit per chi ha figli passano a 2.000 euro, mentre il limite di esenzione da 258,23 euro passa a 1.000 euro per tutti.

BONUS MAMME IN BUSTA PAGA, SETTORE PRIVATO

Previsto dalla Legge di Bilancio 2024, il bonus mamme 2024, ossia un aiuto per le lavoratrici madri, le quali vengono esentate dal pagamento dei contributi previdenziali a loro carico. Parliamo dei contributi IVS per le dipendenti del settore privato.

Questa esenzione, che ammonta a circa il 9,19%, verrà coperta direttamente dallo Stato, con conseguenti rialzi dello stipendio netto in busta paga. Vale nel caso di lavoratrici madri con almeno due figli e in possesso di specifici requisiti. Operativa dal 1° gennaio 2024, la misura potrebbe essere una svolta in fatto di conciliazione vita lavoro e darebbe aumenti in busta paga alle donne con figli.

BONUS CICOGNA

Per il 2024 è attivo anche il bonus cicogna. Si tratta di un contributo economico di 500 euro erogato a favore dei figli di dipendenti o ex dipendenti di Poste Italiane o dell’ex-IPOST. L’INPS non ha ancora pubblicato il bando per il 2024.

BONUS FIGLI DISABILI 2024

La Legge di Bilancio 2024 ha confermato dal 1° gennaio il bonus figli disabili 2024. Si tratta di un contributo del valore minimo di 1.500 dedicato alle famiglie con figli minori di 3 anni affetti da gravi patologie croniche. L’aiuto economico serve a sostenere forme di supporto domiciliare, nei casi in cui i bambini disabili, per problemi di salute, non possono frequentare gli asili nido e hanno bisogno di assistenza a casa.

INCENTIVI NEO MAMME

Nuovi incentivi per le assunzioni di neo mamme sono stati approvati dalla Legge di Bilancio 2024. Si tratta di agevolazioni per le assunzioni di mamme dedicate alle aziende, nonché sgravi e aiuti inseriti all’interno del cosiddetto “pacchetto famiglia” che si vanno ad aggiungere agli sgravi già attivi. Riconoscendo specifici sconti sui contributi a chi assume, quindi, si punta a incentivare l’avvio al lavoro delle madri.

CONTRIBUTI PER LIBRI SCOLASTICI

Ad aiutare le famiglie contro il rialzo annunciato per il costo dei libri scolastici, anche nel 2024 le Regioni italiane, continueranno a prevedere dei bonus libri di scuola 2024 2025. Il bonus libri scuola è un aiuto erogato sotto forma di contributo economico, voucher o agevolazione per le famiglie che devono sostenere i costi per l’acquisto dei testi scolastici dei loro figli. Il contributo ha un importo variabile e per capire come ottenerlo bisogna rivolgersi alla propria Regione o al Comune di residenza. 

CARTA CULTURA FAMIGLIE SVANTAGGIATE

Nel 2024 è disponibile la Carta Cultura famiglie svantaggiate, anche se non ancora operativa. Questa card realizzata in formato elettronico è dedicata alle famiglie con figli, con ISEE sotto i 15.000 euro, ha un valore di 100 euro e permetterà di acquistare libri, servizi e prodotti digitali entro un anno dal suo rilascio.

Per sapere nel dettaglio cos’è e quando sarà attivata vi consigliamo il nostro focus sulla Carta della Cultura per le famiglie svantaggiate, sempre aggiornato.

AGEVOLAZIONI E DETRAZIONI MODELLO 730

Per i figli sono attivi anche i tanti bonus del modello 730 che si possono inserire nella dichiarazione dei redditi da presentare all’Agenzia delle Entrate nel 2024. Ad esempio, la detrazione per l’affitto degli studenti fuori sede nel limite totale di 2.633 euro, il tax credit istituito per lo svolgimento di attività fisica adattata (AFA). Questa detrazione si affianca a quella per l’attività fisica dei figli per cui l’importo massimo detraibile è pari a 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori.

Poi, nel modello 730 è prevista anche una detrazione pari al 19% delle spese scolastiche sostenute, sia per scuole pubbliche sia per scuole paritarie private. L’importo massimo detraibile è pari a 800 euro per ciascun alunno.

Valgono anche le spese per la frequenza all’università, quelle per l’asilo nido o per i trasporti scolastici, nonché le spese sostenute per le gite scolastiche o la frequenza alle scuole di musica. Ovvero, il cosiddetto bonus musica fino a 1.000 euro. Le detrazioni sono state confermate e arricchite con gli altri sgravi inseriti nella riforma fiscale 2024 o nella riforma IRPEF 2024.


FONTE: https://www.lavoroeconcorsi.com

2 gennaio 2024

In arrivo i nuovi bonus 2024 e le ri-conferme dei precedenti.

 In arrivo i  nuovi bonus 2024 e le conferme (con alcune modifiche).

 Interventi diretti alle famiglie in difficoltà e a quelle con figli e agevolazioni per i cittadini che si spostano con i mezzi pubblici. 

Prima di tutto per gli invalidi civili dal 2024 ci sarà

lo stop ai controlli periodici per le persone che soffrono di malattie cronico-degenerative riconosciute o per disabilità gravi

Ulteriori aggiornamenti verranno eventualmente in seguito annunciati.

*Lo sconto sulla bolletta della luce è stato prorogato fino a marzo 2024 con una copertura di spesa di 200 milioni che saranno trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. 

*Viene depotenziato il bonus mobili con un limite massimo di spesa, su cui applicare la detrazione del 50%, che è stato ridotto da 8.000 a 5.000 euro

*Nuove risorse per la carta “Dedicata a te” per chi ha un Isee pari o inferiore a 15mila euro. Il Fondo viene rifinanziato nel 2024 con 600 milioni di euro. Inoltre, “in considerazione del permanere di condizioni di disagio sociale ed economico”, il Fondo per la distribuzione di generi alimentari alle persone indigenti viene incrementato di 50 milioni di euro

*È stato confermato anche il bonus trasporti, ma con variazioni. Il contributo di 60 euro, destinato all’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici e per il trasporto ferroviario, sarà limitato ai possessori della card sociale “Dedicata a te” con un Isee fino a 15.000 euro, rispetto ai 20.000 euro dell’anno precedente

*Il bonus asili nido è stato rifinanziato: per i nuclei familiari con un minore di età inferiore a 10 anni e un Isee fino a 40.000 euro, nei quali nascerà un figlio, è previsto un aumento di 2.100 euro con un beneficio massimo che passa da 3.000 a 3.600 euro. Le mamme lavoratrici da due figli in su avranno un extra in busta paga: i contributi a carico dei lavoratori, pari al 9,19%, saranno versati all’Inps dallo Stato e non più dalle stesse lavoratrici

*La Carta cultura e la Carta del Merito, entrambe da 500 euro e cumulabili, sostituiscono il Bonus App18. La prima è legata al reddito (con un Isee massimo di 35.000 euro), mentre la seconda è collegata al raggiungimento del voto massimo, 100, all’esame di maturità.

Raddoppia il bonus psicologo che arriva fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia, grazie a un finanziamento aggiuntivo di 5 milioni di euro

*Il Bonus mutui per chi ha meno di 36 anni e un Isee familiare inferiore ai 40.000 euro è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024

*Il decreto Superbonus ha limitato l’ambito del Bonus Barriere al 75% solo a una serie di interventi specifici come l’installazione e la modifica di scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Dal primo gennaio 2024 la cessione del credito è consentita per le parti comuni dei condomini con uso abitativo e alle persone fisiche con redditi inferiori a 15mila euro

*Dal 1° gennaio 2024 entrano in vigore le nuove aliquote Irpef che prevedono l’accorpamento del primo e secondo scaglione di reddito sotto l’aliquota unica al 23% ( Ex Bonus Renzi). È stata prevista anche l’equiparazione delle detrazioni da lavoro dipendente con quelle da pensione. Dal nuovo anno le detrazioni che spettano ai lavoratori subordinati passano da 1.880 euro a 1.955 euro, finora previsti solo per chi percepisce redditi da pensione. Questa modifica ha effetto anche sulla no tax area dei dipendenti che passa a 8.500 euro

*Bonus stagionali è un’indennità “una tantum” di 550 euro che sarà incassata da 54.450 lavoratori con contratti part time “ciclici”, ovvero un tipo di contratto di lavoro che prevede, sebbene si tratti di un contratto a tempo indeterminato, lo svolgimento dell’attività lavorativa solo in alcuni periodi dell’anno. Toccherà all’Inps versare il contributo e, dunque, sarà necessario attendere le istruzioni dell’Istituto nazionale di previdenza sociale per conoscere i termini della domanda

*Resta per tutto il 2024 la detrazione al 50% per spese fino a 60mila euro per la sostituzione di serramenti e infissi, schermature solari o caldaie a biomassa. 

*L’Ecobonus per i condomini prevede uno sgravio del 70% e riguarda una spesa massima di 40mila euro per l’isolamento termico delle parti comuni opache con incidenza superiore al 25%. 

*Prorogato a tutto il 2024 il Sismabonus per le spese di messa in sicurezza antisismica con una detrazione del 50% per una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare.

FONTE: https://www.uniciv.it - GIUSI PINTORI

5 febbraio 2023

Bonus benzina invalidi e buoni fino a 200 euro dipendenti

 

fonte

La Legge 104, tra gli altri vantaggi, consente, ad invalidi e caregivers, di usufruire del cd. Bonus benzina e di incredibili sconti sui costi dei carburanti.

Self per tutti”, sconti del 10% e Bonus benzina per lavoratori dipendenti. Sono davvero numerose le opportunità per risparmiare sul costo del carburante.

Anche per quest’anno proseguono le iniziative avviate nel 2020 dalle associazioni che tutelano i diritti dei diversamente abili, grazie all’intesa con i rappresentanti dei distributori di carburanti. I soggetti con problemi motori, infatti, potranno fare rifornimento grazie all’aiuto dell’operatore della stazione di servizio. Potranno, inoltre, beneficiare del prezzo del self-service.

In attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto dalla Federazione delle Associazioni Italiane delle Persone con lesione del midollo spinale (FAIP Onlus), da Unione PETROLIFERA e dai gestori rappresentati dalle Associazioni di categoria FAIB Confesercenti, Fegica CISL e Figisc/Anisa Confcommercio, nelle stazioni Tamoil, Eni e Q8 che hanno deciso di aderire all’iniziativa, sia sulle strade sia sulle autostrade, è garantita assistenza agli automobilisti disabili per il rifornimento di carburante anche presso le colonnine del Self-service. 

Nelle oltre 430 stazioni di servizio, delle nostre associate ENI, Q8 e Tamoil, che ad oggi hanno aderito all’iniziativa sia sulla viabilità stradale che autostradale, sarà fornita assistenza agli automobilisti disabili nel rifornimento di carburante anche presso le colonnine di distribuzione adibite al self-service, consentendo pari opportunità nell’usufruire delle condizioni previste per tale modalità di rifornimento.

Attualmente, sono 430 i distributori che offrono tale servizio.

Bonus benzina di 200 euro per lavoratori dipendenti

Con il Decreto Trasparenza, approvato lo scorso 10 gennaio, è stato prorogato il Bonus benzina per i lavoratori dipendenti privati. Si tratta della possibilità di ricevere buoni per il carburante, del valore massimo di 200 euro, per il periodo gennaio-marzo 2023. 

I voucher sono erogati a prescindere dal reddito del lavoratore e in maniera automatica, senza la necessità di inoltrare alcuna domanda. 

L’agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 27/E, ha chiarito le modalità di attribuzione dei buoni benzina da parte dei datori di lavoro privati. il beneficio, inoltre, si applica anche nei confronti dei lavoratori autonomi, che abbiano propri dipendenti. Sono, invece, esclusi i dipendenti delle amministrazioni pubbliche. 

elenco distributori

19 gennaio 2023

Avviso pubblico per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita ad uso urbano non sportivo con incentivo comunale

 Avviso pubblico per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita ad uso urbano non sportivo con incentivo comunale

COMUNE DI PALERMO

Nell’ambito della realizzazione del 

PROGRAMMA DI INCENTIVAZIONE DELLA MOBILITA’ URBANA SOSTENIBILE

 (PrIMUS) promosso dal Ministero dell’Ambiente (Decreto Direttoriale n. 417/CLE del 21 dicembre 2018) viene prevista l’erogazione di contributi finalizzati all’acquisto di biciclette a pedalata assistita per uso urbano non sportivo.

Il numero di incentivi che si intende erogare sono n.  500 per un costo unitario pari a € 150,00 (oltre IVA).

 Grazie all’incentivo comunale, sarà possibile acquistare una bicicletta a pedalata assistita  nuova di fabbrica o ricondizionata,  al prezzo specificato a cui bisognerà applicare la decurtazione del contributo  specificato, presso uno dei rivenditori di seguito elencati.

Potranno beneficiare del contributo tutte le persone fisiche residenti nel comune di Palermo, purché maggiorenni

Gli incentivi saranno erogati, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, in base all’ordine cronologico di consegna dei moduli di richiesta del contributo, da parte dei rivenditori, esclusivamente a mezzo PEC al seguente indirizzo: mobilitaurbana@cert.comune.palermo.it

BANDO E DETTAGLI

27 dicembre 2022

Tutti i bonus confermati nel 2023....

 Diversi sono i bonus confermati nel 2023 dalla manovra finanziaria......Vediamo, nello specifico, che cosa cambia.

I bonus confermati nel 2023 dal governo Meloni

Dopo l’approvazione della Camera, il testo della manovra finanziaria 2022/2023 è in attesa dell’ok definitivo da parte del Senato. Salvo colpi di scena e ulteriori richieste di modifica, però, possiamo dire già adesso quali sono i punti cardine su cui il governo Meloni ha deciso di investire.

Sul fronte bonus, diversi sono quelli confermati dal nuovo esecutivo. Tra quelli di cui i cittadini potranno usufruire il prossimo anno, su cui non sembra ci sia l’intenzione di apportare modifiche o correzioni di alcun tipo, ci sono le agevolazioni per per le ristrutturazioni edilizie. i bonus casa dovrebbero restare ed essere riconosciuti sempre sotto forma di sconto sulle tasse, quindi: i contribuenti che ristrutturano le abitazioni e le parti comuni di edifici residenziali situati nel territorio dello Stato possono detrarre dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) una parte delle spese sostenute per i lavori. La detrazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i soggetti che hanno partecipato alla spesa e che hanno diritto.

L’agevolazione è rivolta ai contribuenti soggetti all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, che sostengono le spese di ristrutturazione. Tra gli altri, possono usufruirne:

  • i proprietari degli immobili oggetto dell’intervento;
  • i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili;
  • gli inquilini;
  • il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
  • il convivente more uxorio (per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016).

I contribuenti possono detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Per gli interventi di ristrutturazione realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta della metà. In generale, la detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Quali i bonus 2023 modificati dalla manovra

i bonus confermati dal governo Meloni ma con qualche modifica rispetto al passato. Per esempio, i bonus sociali per luce e gas sono stati prorogati ma con un innalzamento della soglia Isee. Per andare incontro alle famiglie colpite dalla crisi e dall’inflazione (qui le stime su come e di quanto sono aumentati i prezzi delle bollette), l’esecutivo ha deciso di riconoscere tale agevolazione a chi ha un reddito familiare minore a 15 mila euro (prima invece la soglia minima era di poco più di 8 mila euro, anche se ad aprile 2022 era stata già portata a 12 mila).

Diminuisce invece il tetto per la detrazione massima riconosciuta nel caso di accesso e riconoscimento del cd. bonus mobili. Nello specifico: nel 2023 si potrà usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, tale agevolazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 8 mila euro (prima tale soglia era stata fissata a 10 mila euro, mentre per  2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è stato elevato a 16.000 euro).

Importanti modifiche sono state apportate anche al bonus cultura da 500 euro. Adesso, a partire dal 2023, l’agevolazione cambia aspetto: in manovra il bonus 18app si “sdoppia” e verrà riconosciuto tenendo conto del reddito familiare (tramite la cd. carta cultura giovani, qui i requisiti) e del merito (attraverso la cd. “carta del merito”, qui i requisiti).

Infine, la finanziaria ha confermato per il 2023 anche il bonus psicologo, ma anche questo con qualche modifica. Il contributo riconosciuto al singolo che ne fa richiesta – che può usufruirne sempre per un importo massimo di 50 euro a seduta – passa da 600 a 1.500 euro, tuttavia le risorse stanziate per finanziare l’agevolazione fino a esaurimento fondi sono decisamente minori questa volta: dai 25 milioni di euro messi a disposizione del governo nel 2022 si passa a 5 milioni di euro nel 2023.

Cambia anche il Superbonus nel 2023

Tra le agevolazioni più chiacchierate e discusse nell’ultimo periodo, il Superbonus è quello che – rispetto a quando è stato introdotto – ha subito più interventi di modifica. La detrazione del 110% delle spese sostenute – a partire dal 1 luglio 2020 – per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici è stata infatti ridotta, con un sistema a scaglioni che vedrà la percentuale di sconto diminuire già a partire dal 2023.

La legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione, prevedendo scadenze diverse in funzione dei soggetti che sostengono le spese ammesse. In particolare, il Superbonus spetta, fino al 31 dicembre 2025, nelle seguenti misure:

  • 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
  • 70% per le spese sostenute nel 2024;
  • 65% per le spese sostenute nel 2025.

Le nuove regole valgono per i condomini e le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte e professione, per gli interventi su edifici composti da due a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche. Sono compresi gli interventi effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio, nonché quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione.

Inoltre, la detrazione va ripartita in quattro quote annuali di pari importo:

  • fino al 31 dicembre 2022 (con detrazione al 110%), per gli interventi effettuati da persone fisiche sugli edifici unifamiliari, a condizione che al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo;
  • fino al 31 dicembre 2023 (con detrazione al 110%), per gli interventi effettuati dagli Iacp (ed enti con le stesse finalità sociali) su immobili, di proprietà o gestiti per conto dei comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica, a condizione che al 30 giugno 2023 siano stati eseguiti lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo. Stessa scadenza anche per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi su immobili assegnati in godimento ai propri soci.

In alternativa alla detrazione, si può beneficiare del Superbonus tramite un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante (qui le nuove regole sullo sconto in fattura). Tale scelta dovrà essere comunicata all’Agenzia delle entrate, utilizzando il modello allegato al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 3 febbraio 2022.

Fonte: https://quifinanza.it/

16 settembre 2022

Bonus inflazione da 150 euro: cos’è e a chi spetta

 .....replica del #bonusanti-inflazione

Il bonus ANTI INFLAZIONE consiste in un assegno dell’Inps di 150 euro ai titolari di redditi fino a 20mila euro lordi all’anno.

Si tratta di una replica della misura che già era stata approvata in precedenza dallo stesso esecutivo con il primo #DecretoAiuti. 

Nella prima versione l’importo era però di 200 euro e il tetto reddituale previsto era di 35mila euro annui. 

L’assegno questa volta si ferma a 150 euro e si rivolge a tutti gli italiani con Isee non superiore a 20mila euro annui.

Il meccanismo del nuovo aiuto ricalca quello precedente: l’importo arriverà a novembre direttamente sul conto corrente dei cittadini, in particolare dipendenti e pensionati.

L’assegno è esentasse e viene erogata una tantum, dunque una sola volta, ai lavoratori dipendenti e autonomi, ai titolari di trattamenti pensionistici o di disoccupazione, con l’obiettivo di combattere gli effetti dell’inflazione.

Se in famiglia ci sono due o più lavoratori che rientrano nei requisiti previsti dal Legislatore (es. due coniugi lavoratori entrambi con reddito inferiore ai 35mila euro), ciascun pensionato o lavoratore riceverà, se ne ha diritto, il proprio Bonus 200 euro.

Diverso è il caso dei percettori di Reddito di Cittadinanza, che possono ottenere solo un Bonus 200 euro a famiglia. Quindi anche i disoccupati possono accedere alla nuova misura.

L’operazione sarà diretta dall’Inps che controllerà che il bonus sia uno solo, anche quando i datori di lavoro o le pensioni sono più di uno.

Il riferimento per accedere al bonus è la competenza del mese di novembre, che non dovrà essere superiore a 1.538 euro. Su base annuale si tratta di 19.994 euro lordi nei contratti a 13 mensilità. Ma per chi non ha lavorato in modo stabile tutto l’anno l’importo cambia, con un meccanismo che può risultare penalizzante.

Nel raggio d’azione dell’aiuto entrano poi anche i lavoratori autonomi. Per loro si tratta di un incremento diretto del bonus da 200 euro, per cui chi parteciperà con successo al click day in arrivo otterà 350 euro a patto naturalmente di non superare i 20mila euro di reddito lordo.

L’ultimo gruppo, eterogeneo, è rappresentato da domestici, collaboratori, titolari di ammortizzatori sociali, e così via. Sono 1,55 milioni, e nel caso di collaboratori, stagionali e lavoratori dello spettacolo, assegnisti e dottorandi di ricerca occorrerà fare domanda all’Inps.

FONTE: LA LEGGE PER TUTTI

 https://www.laleggepertutti.it/596098_arriva-il-nuovo-bonus-inflazione-da-150-euro-cose-e-a-chi-spetta

3 maggio 2022

Il bonus da 200 euro destinato a lavoratori e pensionati

 Il Decreto Aiuti 2022 ha introdotto un bonus da 200 euro destinato a lavoratori e pensionati da ricevere “una tantum” direttamente in busta paga o sul cedolino pensione. Questa iniziativa ha l’obiettivo di contrastare le difficoltà connesse all’innalzamento dei prezzi. In quest’articolo, quindi, vi spiegheremo come fare per ottenerlo e i requisiti necessari.

Cos’è il bonus da 200 euro

È un contributo destinato a 28 milioni di italiani per contrastare l’aumento dei prezzi in tutti i settori. Si rivolge, infatti, a lavoratori e pensionati che presentano un reddito annuo non al di sopra dei 35.000 euro. Il Decreto Aiuti è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 maggio 2022, e prevede uno stanziamento da 6 miliardi di euro.

A chi spetta?

Questa iniziativa spetta a:

  • pensionati;
  • lavoratori autonomi;
  • lavoratori dipendenti.

Il requisito principale è non superare la soglia dei 35.000 euro di reddito l’anno.

Come funziona?

Il bonus funzionerà allo stesso modo per tutti i beneficiari. A seconda dei casi, però, sarà pagato:

  • in busta paga per un lavoratore dipendente;
  • con un assegno per lavoratori autonomi;
  • direttamente con la pensione per i pensionati.

La scadenza ipotizzata dovrebbe essere giugno per i lavoratori dipendenti e a luglio 2022 per i pensionati e gli autonomi. Si ipotizza una data proprio perché attualmente non ci sarebbero certezze.

Non sono state ancora chiarite quali saranno le modalità di richiesta del bonus ma non appena sarà pubblicato il Decreto Aiuti in Gazzetta Ufficiale lo sapremo.

Fonte: Worky.biz portale interamente dedicato al mondo del lavoro

21 gennaio 2021

Bonus sociali acqua/luce/gas Palermo (data pubblicazione 21 Gennaio 2021)

 Bonus sociali acqua/luce/gas Palermo 

(data pubblicazione 21 Gennaio 2021)

Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico sono riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda come stabilito dal decreto legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157.

Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio economico non sono cambiate.

Dal 1° gennaio 2021 gli interessati non devono più presentare la domanda per ottenere i bonus per disagio economico presso gli sportelli polifunzionali delle Circoscrizioni.

E’ sufficiente che ogni anno, a partire dal 2021, il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate.

I bonus 2020 in corso di erogazione al 1° gennaio 2021 continueranno ad essere erogati con le modalità precedentemente in vigore.

DETTAGLI AVVISO DEL COMUNE

4 febbraio 2020

BONUS SOCIALI 2020 I principali sconti in bolletta per le famiglie in difficoltà

A partire dal 1° gennaio sono diversi gli sconti in bolletta ovvero le agevolazioni a favore delle famiglie in condizioni economico-sociali di disagio

Bonus Tari 2020

A partire da quest’anno il meccanismo di sconto previsto già per le bollette di luce acqua e gas si estende anche alla tassa dovuta per il servizio integrato dei rifiuti urbani. Si tratta del bonus Tari 2020, il bonus sociale rivolto a quelle famiglie aventi un modello Isee sotto una determinata sogli, per aver diritto al beneficio le famiglie meno abbienti dovranno possedere i seguenti requisiti:
  • *Isee (indicatore della situazione economica) che non sia superiore a 8.265 euro;
  • *il limite sale a 20.000 euro in riferimento alle famiglie che hanno almeno 4 figli;
  • *essere titolari di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza

Per poter fare richiesta del beneficio sarà necessario utilizzare l’apposito modulo che dovrà essere depositato presso il Comune di residenza. Il modulo è reperibile presso il sito dell’Arera e dovrà essere consegnato unitamente al documento d’identità.

Bonus acqua 2020

La novità di quest’anno, introdotta dal Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, è l’estensione del bonus idrico (ovvero lo sconto applicato per talune famiglie sulla bolletta dell’acqua) anche ai costi per il servizio di fognatura e depurazione. Il vantaggio conseguito che si traduce in bolletta in uno sconto compreso tra il 20 e 30 per cento. Per poter fruire del bonus acqua si dovrà depositare l’apposito modulo compilato (reperibile sul sito dell’Arera) presso il Comune di residenza; insieme al modulo si dovrà allegare il documento di identità e l’attestazione Isee.

Bonus luce e gas 2020: la nuova soglia Isee

Anche per i già collaudati bonus luce e gas ci sono novità a partire dal 1° gennaio 2020. Con la nuova manovra finanziaria viene infatti introdotta una nuova soglia Isee per accedere alle agevolazioni sulle bollette di luce e gas.
A stabilirlo è stata Arera che ha fissato il passaggio della soglia da 8107,5 a 8265 euro; come effetto dell’adeguamento alla variazione dei prezzi al consumo fornita da Istat.
Oltre ai fattori di tipo economico incidono nel riconoscimento dello sconto anche dei requisiti alternativi, ovvero:
  • *il reddito o pensione di cittadinanza
  • *oppure la presenza all’interno del nucleo familiare di un soggetto affetto da patologia grave che rende indispensabile l’uso di apparecchiature elettromedicali ai fini del mantenimento in vita.

Bonus sociali: dal 2021 saranno automatici

Si dovrà aspettare il 1° gennaio 2021 affinché i bonus sociali possano applicarsi in modo automatico a favore degli aventi diritto, ovvero i titolari di Isee entro le soglie previste per l’agevolazione.


Fonte: https://www.lavoroediritti.com/


3 dicembre 2019

Bonus figlio Regionale anno 2019 Istanza da presentare fino al 31 dicembre(data pubblicazione 03 Dicembre 2019)

Bonus figlio Regionale anno 2019 Istanza da presentare fino al 31 dicembre

Si comunica che il prossimo 31 dicembre scade il termine per la presentazione delle istanze per ottenere l'erogazione del bonus figlio, approvato con delibera dirigenziale lo scorso 20 giugno.
Con dd 7709 del 20/06/2019 è stato approvato avviso per l'erogazione del bonus figlio.
Gli interessati possono presentare istanza come da schema pubblicato.

Info al:  *** bonus figlio

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