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Visualizzazione post con etichetta BONUS MAMME CASALINGHE. Mostra tutti i post
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8 febbraio 2020

Agevolazioni e bonus donna 2020

Anche per il 2020 esistono diversi bonus INPS che ognuno può richiedere in base ai propri requisiti:
  1. Bonus mamma domani (o premio nascita); è un bonus di 800 euro a tutte le donne che diventano mamme; tale bonus è concesso a tutte le mamme, disoccupate o lavoratrici indipendentemente dal reddito;
  2. Bonus bebè (o assegno di natalità); in aggiunta al bonus mamme, è un altro contributo che spetta alla donna che partorisce se non supera determinati requisiti reddituali; è quindi una misura a sostengo delle mamme che hanno un basso reddito;
  3. Bonus mamme disoccupate (cosiddetto assegno di maternità dei comuni); è un’importo a cui ha diritto la madre disoccupata;
  4. Bonus asilo nido; è una somma unica pari a 1.000 euro che eroga l’INPS al genitore di un bimbo con gravi patologie. Somma da usare per pagare asili nido pubblici, privati o altre forme di assistenza a domicilio;
  5. Reddito di inclusione; è un sostegno a favore delle famiglie che hanno un ISEE inferiore a determinati livelli e consiste in un’indennità mensile + un piano di reintegrazione al lavoro per uno o più membri della famiglia(perchi lo ha gia in essere in quanto non si può più fare domanda per il Reddito di Inclusione, sostituito dal 2019 dal Reddito di Cittadinanza).
  6. Social card, è una carta acquisti destinata alle famiglie con bimbi di età inferiore a 3 anni e anziani di età maggiore di 65 anni. Il bonus aumenta in caso di famiglia numerosa.

Importo

Ecco l’importo spettante per ognuna delle misure sopra elencate:
  1. Bonus mamme (o premio nascita): 800 euro una tantum all’arrivo del bambino; l’importo non dipende dal reddito;
  2. Bonus bebè (o assegno di natalità); in base all’ISEE spetta a un minimo di 960 euro a un massimo di 1.920 euro; tale importo è annuale e l’INPS lo corrisponde con rate mensili;
  3. Bonus mamme disoccupate (assegno di maternità dei comuni); questa misura va chiesta non all’INPS ma direttamente al comune di residenza ed è pari a un importo di 1.545,55 euro;
  4. Bonus asilo nido; è un importo di 1.000 euro, erogato in 11 rate di 90,91 euro; l’importo non dipende dal reddito;
  5. Reddito di inclusione; è un sostegno economico che varia da 187,50 a 539,82 euro per le famiglie più numerose; per averne diritto occorre partecipare a progetti e misure di ricollocamento lavorativo;
  6. Social card, è una carta acquisti (come una carta prepagata), su cui lo stato ricarica ogni bimestre 80 euro da usare per l’acquisto di cibo, medicine, pagamento di bollette.

Requisiti

Ecco tutti i requisiti previsti per ogni singola misura:

Bonus Mamma domani

È un bonus una tantum pari a 800 euro. Non sono previsti limiti reddituali: la mamma può fare domanda all’INPS a partire dal settimo mese di gestazione.

Bonus bebè (assegno di natalità)

È un assegno di importo compreso tra 960 e 1.920 euro e spetta ai minori con ISEE minorenni minore di 25.000 euro: l’importo preciso varia a seconda dell’ISEE. Puoi fare domanda all’INPS, che ti corrisponderà l’assegno a rate mensili, fino a un massimo di 36 rate, quindi dalla nascita del bimbo fino al compimento del terzo anno.

Bonus mamme disoccupate (assegno di maternità dei comuni)

In questo caso l’ente erogatore non è l’INPS: devi fare domanda al tuo comune di residenza. L’assegno è pari a 1.545,55 euro. Ne hai diritto se il tuo ISE non supera i 32.222,66 annui, se il tuo nucleo familiare di è solo tre persone. In caso di famiglie composte da più di tre elementi, la maggiorazione dell’ISE di riferimento si calcola come indicato dal decreto 337/2001.

Bonus asilo nido

Spetta solo ai genitori di bambini di età inferiore a tre anni e con gravi patologie. Si tratta di un bonus di 1.000 euro da usare per il pagamento di asili nido oppure per l’assistenza domiciliare. Puoi fare richiesta all’INPS, che ti corrisponderà l’assegno in 11 mensilità pari a 90 euro al mese.

Reddito di inclusione

È un sostegno economico erogato dall’INPS a favore delle famiglie con almeno uno di questi requisiti:
  • Un minorenne;
  • Un disabile e il suo genitore;
  • Donna gravida;
  • Disoccupato con almeno 55 anni di età.
Hai diritto al reddito di inclusione se:
  1. L’ISEE non supera i 6.000 euro;
  2. L’ISRE non supera i 3.000 euro;
  3. Il patrimonio immobiliare non supera i 20.000 euro, ad eccezione della casa principale;
  4. Il patrimonio mobiliare (conto corrente, ecc.) non supera i 10.000 euro (ridotto a 8.000 euro se siete una coppia e ridotto a 6.000 euro se sei single);
  5. Nessun familiare percepisca la Naspi;
  6. Nessun familiare abbia acquistato un’auto nuova entro i 2 anni precedenti.
L’importo spettante dipende dal nucleo familiare:
REI
Numero personeImporto mensile spettante
1​187,50 euro al mese
2294,50 euro al mese
3​382,50 euro al mese
4​461,25 euro al mese
5​539,82 euro al mese

Social card

È un assegno pari a 80 euro accreditato ogni due mesi su una carta prepagata (la cosiddetta carta acquisti) da spendere presso esercizi alimentari, farmacie, per il pagamento delle bollette. Puoi chiedere la carta presso gli uffici postali della tua città. Ne hai diritto se hai:
  1. Almeno 65 anni, oppure hai un bambino di almeno 3 anni (in questo caso la carta è intestata a te genitore);
  2. Un ISEE minore di 6.863,29 euro;
  3. Un patrimonio mobiliare (conto corrente, deposito, ecc.) non superiore a 15.000 euro.

Domanda

In caso di misura erogata dall’INPS, quindi bonus mamma domani, bonus bebè, bonus asilo nido e reddito di inclusione, devi fare domanda all’INPS, tramite:
  • Il sito INPS;
  • Un patronato della tua città;
  • Call center INPS.
Per la richiesta dell’assegno di maternità dei comuni devi rivolgerti al Comune. Troverai i moduli da compilare direttamente in Comune.
Infine per la social card devi fare domanda presso un ufficio postale. Troverai i moduli da compilare direttamente in Posta.
Fonte:soldiOggi

9 marzo 2018

Bonus Mamme casalinghe 2018: ecco come avere l'assegno da 1700 euro

Le mamme in attesa o che decidono di adottare un bimbo, oltre al bonus mamma domani, se non superano una certa soglia Isee possono richiedere all’#Inps ulteriori prestazioni sia che siano lavoratrici o precarie sia che siano disoccupate. Ecco gli importi e i limiti Isee per il 2018

Ecco il contributo per le donne lavoratrici o precarie

Il bonifico Inps, effettuato direttamente sul conto corrente di chi lo richiede ( in questo caso la madre) viene corrisposto da chi fa domanda dal primo gennaio al 31 dicembre 2018 e ammonta a 338,89 euro per 5 mesi. Per un totale complessivo di 1.713 euro. Possono richiederlo tutte le neo mamme cittadine italiane o residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno.
Per poter richiedere tale prestazione la madre deve aver versato all’Inps i contributi per almeno 3 mesi nei 9 mesi antecedenti la gravidanza. In caso di licenziamento della stessa o di dimissioni volontarie, entro i 18 mesi antecedenti la gravidanza. Stessa cosa vale per il padre se vedovo o per abbandono da parte della donna del tetto coniugale o per affidamento esclusivo del minore. Per l’anno 2018 tale beneficio può essere richiesto se l’importo Isee non supera i 17.142,46 euro. Per richiedere l’assegno di maternità Inps 2018 basta rivolgersi a un caf o patronato oppure inviare direttamente la domanda tramite il proprio Pin dispositivo entro i 6 mesi dalla nascita del bambino o dal suo arrivo in caso di adozione.

Assegno di maternità Inps per donne disoccupate

Tale assegno viene erogato dall’Inps al Comune di appartenenza della mamma che lo richiede entro e non oltre i 6 mesi della nascita del proprio bambino o del suo arrivo in caso di adozione.
Successivamente sarà il Comune ad erogare la somma prevista dal bonus al soggetto richiedente. L’ importo del bonifico ( effettuato direttamente sul conto corrente della madre) è identico a quello per le mamme lavoratrici, ovvero ammonta 338,89 euro per 5 mesi. Per un totale complessivo di 1.713 euro. Anche in questo caso, per il 2018, non bisogna avere un Isee superiore a 17.142,46 euro. Tale assegno lo possono richiedere tutte le mamme #casalinghe o che non hanno lavorato negli ultimi 18 mesi, italiane, comunitarie o extracomunitarie in possesso di regolare permesso di soggiorno. La domanda per il contributo Inps di maternità 2018  per le donne disoccupate si deve presentare presso il Comune di residenza tramite Patronato. #bonus mamme casalinghe
Fonte: https://it.blastingnews.com/
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